Pole House è una residenza speciale che offre una delle viste più suggestive della costa australiana, meta prescelta dai surfisti di tutto il mondo. Ad essa adiacente, si proietta verso il mare una casa con vista sulla spiaggia del tutto indipendente.

In origine, Pole House godeva di un fascino che proveniva dalla sua valenza “iconica”. Era un luogo molto caratterizzato, con un arredamento etnico che non valorizzava però al meglio le potenzialità del panorama. Negli anni 2000, l’intervento degli architetti è stato radicale e rivoluzionario. Pole House è stata rivista e reinterpretata secondo i desideri dei nuovi proprietari: “portare una vecchia icona degli anni ‘70 nel 21° secolo”.

Il trasporto verticale

Per agevolare i passaggi di livello all’interno della “casa sulla spiaggia”, adiacente a Pole House, è stata installata una piattaforma elevatrice DomusLift dell’azienda italiana IGV Group, messa a punto con un progetto su misura dall’australiana Easy Living Home Elevators.

Nel dettaglio, il modello prevede:

  • 400 kg di portata;
  • 2 fermate;
  • 2 ingressi;
  • corsa = 3.200 mm;
  • velocità = 0,3 m/sec;
  • motorizzazione idraulica.

Dimensione della cabina: 1.100 mm (larghezza) x 1.250 mm (profondità) x 2.000 mm (altezza). Porte scorrevoli automatiche.

I profili della cabina sono in alluminio anodizzato naturale. Mentre è in acciaio inox satinato la bottoniera presente in cabina. La luce è garantita da faretti LED con ghiere cromate su cielino bianco.

Il rivestimento esterno della cabina è stato realizzato in legno per restituire le calde tonalità della terra. Le porte invece sono in acciaio a specchio per enfatizzare la scelta minimalista.

Interessante e in sintonia con le più avanzate teorie architettoniche relative al rapporto edificio/trasporto verticale è la considerazione dei proprietari dell’immobile a cui è stato chiesto da quale motivazione nascesse la scelta di questi materiali e quale fosse l’atmosfera che volevano creare.

“Eravamo indirizzati a creare un’atmosfera sofisticata e di lusso. L’ambiente monocromo era il più indicato per accogliere le sfumature della luce naturale nei diversi momenti della giornata. Volevamo anche dare un ruolo di rilievo all’ascensore. L’obiettivo è stato raggiunto mettendo l’ascensore in una posizione centrale all’interno del soggiorno, anziché nasconderlo in un angolo, come in molti progetti”.

Matteo Volpe direttore generale di IGV Group, azienda produttrice del sistema DomusLift (uno dei simboli del made in Italy nel mondo) sottolinea ulteriormente questo concetto ricordando come l’ascensore (in questo caso piattaforma elevatrice) possa essere interpretato sia come elemento di arredo, grazie all’ampia scelta di finiture, sia come elemento di composizione dello spazio architettonico all’interno dell’abitazione. “Questo intervento è un esempio efficace di come la piattaforma elevatrice sia un impianto versatile: in grado di rispondere alle esigenze degli utenti e del contesto, rispettandone le caratteristiche estetiche ma non solo creando anche soluzioni spaziali originali”.

Articolo tratto da Elevatori 3-2016
Foto di Andrew Lecky